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Ambasciatore Bartoli in Gujarat, tra moda, imprese e cultura.

AHMEDABAD- Un legame che affonda le sue radici nella storia. E che ora guarda al futuro con ambizione e concretezza. «Spezie, monete, tessuti. Gli scambi tra l’Italia e il Gujarat risalgono ai tempi dell’antica Roma. Ancora oggi Italia e India sono protagoniste di un comune spazio indo-mediterraneo, impegnate a collaborare — anche nel quadro dell’iniziativa IMEC — nei settori chiave del partenariato bilaterale” ha osservato l’ambasciatore italiano in India Antonio Bartoli nel suo incontro con il Chief Minister del Gujarat, Bhupendrabhai Patel, ad Ahmedabad. “Un colloquio molto produttivo, incentrato su porti e logistica, waste-to-energy, innovazione, mobilità, cultura, sport, food processing, componentistica auto.

Stato natale di figure simbolo della storia del Paese – dal Mahatma Gandhi a Sardar Patel, che da vice premier nei primi anni dopo l’indipendenza contribuì all’unificazione dell’India, fino all’attuale Primo Ministro Narendra Modi – il Gujarat è il principale polo dell’industria tessile e una delle realtà più dinamiche e innovative dell’India. Terza economia del Paese con tasso annuo medio di crescita del 10% nell’ultimo decennio, lo Stato esporta ogni anno circa 150 miliardi di dollari, pari un quarto dell’intero export nazionale, e attrae investimenti e imprese.

Bartoli ha guidato la tappa conclusiva delle Giornate della Moda Italiana in India, organizzate dall’Ambasciata e dall’Istituto Italiano di Cultura di Delhi come una delle iniziative della strategia della crescita varata dal Vice Presidente del Consiglio Tajani. Ha incontrato il top management del Gruppo Adani. Ha inaugurato un nuovo ufficio della camera di commercio indo-italiana proprio nella capitale economica del Gujarat. Ha visitato Gift city, zona economica speciale per i servizi finanziari e tecnologici.

«In Gujarat operano già una sessantina di aziende italiane, dal tessile al chimico, dai materiali per le costruzioni alle ceramiche. Vi sono ampie opportunità non solo per incrementare scambi e investimenti, ma anche per lavorare in ambito cultura e formazione», ha sottolineato Bartoli. Da qui le visite al parco archeologico di Lothal (porto fluviale risalente a 4500 anni fa) e al cantiere del National Maritime Heritage Complex, enorme polo museale e di intrattenimento dedicato al mare, cui il governo indiano ci ha chiesto di collaborare. Il capo missione ha discusso anche con il rettore dell’Universita’ di Ahmedabad di collaborazioni sul fronte pmi e innovazione, anche sulla base del recente accordo con l’Universita’ di Bergamo. E di una possibile attivazione dell’insegnamento dell’italiano in una scuola ispirata al metodo Montessori. Infine, una tappa al Mill Owners building al cui progetto di restauro sta collaborando anche il Politecnico di Milano e che potrebbe offrire in prospettiva uno spazio espositivo per il design italiano.