Italia e India hanno relazioni economiche solide e di ampio respiro, focalizzate su cinque settori chiave identificati nel Piano di Azione 2020-2024, adottato nel corso del Vertice Virtuale tra l’allora Presidente del Consiglio Conte, e il Primo Ministro della Repubblica dell’India, Narendra Modi, nel novembre 2020: green economy, industria dell’agro-alimentare, infrastrutture, digitale e manifatturiero/lifestyle.
La visita in India nel marzo 2023 del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’innalzamento delle relazioni a partenariato strategico ha ulteriormente rinvigorito i legami economici e ampliato i settori di possibile cooperazione ai settori della difesa, dell’aerospazio e della cybersecurity.
Interscambio e presenza imprenditoriale
Nel 2023, le esportazioni italiane verso l’India sono aumentate del 7,6 %, superando i 5,1 miliardi di Euro, confermando il trend di crescita del nostro export verso l’India, paese partner strategico dell’Italia.
Macchinari e apparecchiature continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 39,9%, seguiti da sostanze e prodotti chimici, metalli di base e apparecchi elettronici; per quanto riguarda invece le esportazioni indiane verso l’Italia sono preponderanti i beni che rientrano nelle categorie dei prodotti della metallurgia, chimica e tessile, con una quota 27,9%.
L’interscambio tra Italia e India ha raggiunto, sempre nel 2023, il valore di 14,3 miliardi di Euro, facendo registrare un lieve calo del -3,5% rispetto all’anno precedente, dovuto a una riduzione delle importazioni italiane dall’India (9 miliardi di Euro), che sono scese dell’ 8,8%.
Sono piu’ di 700 le imprese italiane in India, con un’occupazione stimata di circa 60.000 unità e con un fatturato complessivo di 9,7 miliardi di euro. Le forme di presenza variano fra: sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures o uffici commerciali di rappresentanza.
Le principali aree geografiche di insediamento delle imprese italiane sono i poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida (c.d. Capital Belt), Mumbai-Pune (Maharashtra), Chennai (Tamil Nadu) e Bangalore (Karnataka), dove si concentra il settore dell’IT e dell’innovazione. Da segnalare anche la crescente attenzione verso le realtà del Gujarat e del Rajasthan, ove cominciano a registrarsi sempre piu’ frequenti stabilimenti italiani.
Nel 2022 gli investimenti italiani in India hanno raggiunto uno stock di 6805 milioni di euro, registrando un aumento di circa 200 milioni di euro.
Presenza istituzionale a sostegno delle imprese
L’Ambasciata ha tra i suoi compiti istituzionali quello di monitorare l’andamento dell’economia indiana e coordinare le attività di promozione economica dell’Italia, con l’obiettivo di favorire la crescita dell’interscambio commerciale, dei flussi di investimenti e della cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale.
Per la promozione del Paese, l’Ambasciata opera in collaborazione con i rappresentanti dell’imprenditoria italiana e coordina l’operato dei altri soggetti istituzioni attivi in India:
Consolato Generale a Bengaluru